Global Shopping Insights Report: Italia

Le abitudini di consumo sotto i riflettori del mondo

TOP 3 informazioni principali sull'ITALIA da questo rapporto

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Sfida tra bevande: succo o acqua?

In Italia, l’acqua è decisamente più scelta rispetto al succo, con un numero di aggiunte alle liste della spesa superiore del 132% rispetto a quelle del succo. È il maggior divario tra acqua e succo tra tutti i paesi analizzati.

Anche gli americani, i brasiliani e i tedeschi pianificano più spesso l’acquisto di acqua, mentre il succo è preferito dai francesi e dai norvegesi.

               

Qual è il paese che ama di più la Nutella?

L'Italia si è classificata al terzo posto nella classifica della presenza della Nutella nella categoria snack dolci e salati. I risultati più alti sono stati registrati in Francia e Germania, mentre i più bassi in Canada, USA e Norvegia.

Gli italiani hanno ottenuto un punteggio inferiore di 0,87 punti percentuali rispetto ai tedeschi, che si sono classificati al secondo posto.

               

Fare shopping da Lidl o altrove?I nomi più comuni delle liste della spesa

In Italia, il 12,51% delle liste della spesa attive tra il 1° giugno 2023 e il 31 maggio 2024 è stato condiviso con almeno una persona. Questo risultato è inferiore alla media globale, ma superiore rispetto a quello del Regno Unito e della Francia. I tassi più alti sono stati registrati in Danimarca e Polonia, mentre gli americani hanno condiviso le loro liste della spesa con meno frequenza.

Il tasso di condivisione delle liste può indicare quanto gli abitanti di un paese si dividano il compito di fare la spesa per la casa.

               

Chi c'è dietro la lista della spesa?

In Italia, il 12,51% delle liste della spesa attive tra il 1° giugno 2023 e il 31 maggio 2024 è stato condiviso con almeno una persona.

Questo risultato è inferiore alla media globale, ma superiore rispetto a quello del Regno Unito e della Francia. I tassi più alti sono stati registrati in Danimarca e Polonia, mentre gli americani hanno condiviso le loro liste della spesa con meno frequenza.

Il tasso di condivisione delle liste può indicare quanto gli abitanti di un paese si dividano il compito di fare la spesa per la casa.

                 

Categorie calde

Le liste della spesa italiane presentano una bassa percentuale di frutta e verdura, pari al 15,01%, inferiore alla media globale (18,57%) e nettamente al di sotto del leader della classifica, la Polonia (22,86%).

Tuttavia, questo dato può essere spiegato dalle diverse abitudini di acquisto in Italia, dove la vasta scelta di frutta e verdura e la diffusione dei mercati locali rendono questi acquisti più spontanei, motivo per cui gli utenti tendono a non inserirli nelle liste della spesa.

L'Italia si distingue invece per l'elevata presenza di pesce e frutti di mare nelle liste della spesa, con una quota del 2,26%, la più alta tra i paesi analizzati e ben al di sopra della media globale dell'1,22%. La Spagna, che occupa il secondo posto, ha raggiunto una quota del 2,15%.

                 

I preferiti dei consumatori

Uova, latte, pane e carta igienica sono i prodotti più frequentemente aggiunti alle liste della spesa in Italia, distinguendosi chiaramente per quantità rispetto ad altri prodotti. Curiosamente, solo in Italia e Spagna le uova occupano il primo posto nelle liste, mentre negli altri paesi analizzati, così come a livello globale, il latte è al primo posto.

Nelle liste della spesa italiane il burro si colloca al 10° posto. In confronto, in Francia è al secondo posto e in Germania al quarto. È meno popolare invece in Spagna e Brasile, dove occupa il 17° posto.

                 

Chi fa la spesa come un professionista?

Il 52,98% dei prodotti presenti nelle liste della spesa in Italia è stato contrassegnato come acquistato dopo essere stato aggiunto. Questo risultato è simile alla media globale e posiziona l'Italia al nono posto su 12 paesi analizzati.

Gli Stati Uniti (47,3%) e il Brasile (48,51%) hanno registrato le percentuali più basse.

Il tasso di acquisto può essere influenzato da fattori come la disponibilità e l'offerta dei negozi.

                 

Goloso o amante degli snack?

Gli italiani preferiscono leggermente il cioccolato alle patatine, con una differenza nelle aggiunte alle liste della spesa di solo lo 0,89%, il divario più piccolo tra i paesi analizzati.

Allo stesso modo, in Spagna, Polonia e Francia il cioccolato è più popolare. Invece, le patatine compaiono più frequentemente nelle liste della spesa di tedeschi, inglesi e canadesi.

               

Amata in Italia

Il marchio Mutti, noto soprattutto per i suoi prodotti a base di pomodoro, gode di grande fiducia tra gli italiani. I prodotti Mutti rappresentano l'1,59% di tutte le conserve aggiunte alle liste della spesa.

La scelta di un marchio specifico, come "passata Mutti", indica fedeltà al marchio e attenzione nella selezione del prodotto, un aspetto particolarmente importante nelle liste della spesa condivise.

               

In italiano, per favore!

L'84,03% delle liste della spesa create dal 1° giugno 2023 al 31 maggio 2024 in Italia è stato redatto in italiano, posizionando l'Italia al 4° posto tra i 12 paesi analizzati.

La percentuale più bassa di utilizzo della lingua principale è stata registrata negli Stati Uniti, dove, nonostante circa il 78,3% della popolazione parli solo inglese in casa (secondo l'American Community Survey 2018-2022), solo il 46,74% delle liste della spesa nell'app Listonic è stato creato in inglese. I risultati migliori sono stati ottenuti dalla Polonia (96,09%) e dalla Norvegia (89,24%).

               

Campioni di velocità nella spesa

L'Italia si classifica al 10° posto (ex aequo con gli USA) nella classifica dei paesi che impiegano meno tempo per passare dall'inserimento di un prodotto nella lista della spesa alla sua conferma come acquistato. Il tempo medio per completare queste due azioni in Italia è di 136 ore, ovvero poco più di 5,5 giorni.

I danesi sono i più veloci, con una media di 58 ore, mentre i brasiliani impiegano il tempo più lungo, con 172 ore.

Fattori come la frequenza degli acquisti o la disponibilità dei prodotti possono influenzare questi risultati.

                 

Chi è il miglior organizzatore?

Gli italiani hanno pianificato la spesa tramite l’app Listonic in media 3,66 volte a settimana, posizionandosi al penultimo posto tra i paesi analizzati. I francesi sono quelli che utilizzano più frequentemente l’app (4,6 volte/settimana), mentre i brasiliani la usano meno (2,67 volte/settimana). La media globale è di 3,93 visite a settimana.

La maggior parte degli utenti italiani (34,83%) ha usato l’app Listonic una volta a settimana, mentre il 26,08% ha pianificato la spesa dalle 4 alle 10 volte a settimana.

Il basso tasso di utilizzo dell’app potrebbe dipendere da uno stile di acquisto diverso e da uno stile di vita che prevede acquisti frequenti e spontanei al mercato, acquisti più grandi ma meno frequenti o visite frequenti ai ristoranti.

                 

Da dove provengono i dati?

L'applicazione Listonic è stata scaricata più di 20 milioni di volte in tutto il mondo. In Francia, oltre 73 mila utenti attivi la utilizzano. I dati coprono le liste della spesa create dal 1º giugno 2023 al 31 maggio 2024. Durante questo periodo, in Italia sono state create 371 479 liste della spesa, a cui sono stati aggiunti 12 291 559 prodotti.

Nel mondo, nello stesso periodo, sono state create 13 637 355 liste della spesa, contenenti 371 443 058 prodotti.

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